Il vero requisito fondamentale è esserci

Saper bere e sembra che tu te la cavi abbastanza bene.
Questo era l’unico requisito che mi venne richiesto in un sabato di giugno per partecipare come volontario al progetto Football No Limits.

Mi presi qualche giorno per decidere ma non ci pensai su molto… perché dopo quattro stagioni di nulla avevo bisogno di qualcosa di diverso e da me totalmente sconosciuto.

Fu così che partii con cuore mente sgombri e nemmeno troppa voglia di riempirli, tuttavia è bastato poco per riempirli di ricordi: come il viaggio in pulmino con l’uomo del lunedì, l’arrivo in hotel ed il dialogo in serbo-croato con la bionda, il fiume Una e la pesciaia, Bosanska Krupa e la coda al bagno, le porte delle camere aperte e il timore di entrarci, la polo ufficiale sporca di terra ed il sapone di Marsiglia, l’eroe Lino Banfi, il quartier generale di Bihać ed il caffè turco. Gio? Come si dice numeri? La carta igienica pre-doccia! Brava Fraaaa, e la playlist di viaggio, il boccione da 5 litri, Filippo e Sara, il medico Bijeli e i piegamenti a terra, i racconti di Emir, l’arrivo dei rinforzi: Silvio, Barla, Gianlu e Stefano. Paolo e lo specchietto, la sfida a biliardo, Davor ed il destino beffardo, il campo con oltre 180 ragazzini. Ha appena segnato Van Basten! Il meccanico Spinks, il testamento di Tito, il viale dei cecchini con i suoi palazzi, il cicerone Silvio e la biblioteca in fiamme, le vie di Sarajevo e la sua Fontana. La semifinale e la finale, la bellezza di Mostar, stelle cadenti, esplosioni mancate e cazziatoni! Il tiro-cross di Dani e bomber Šaba, brat Harun ed il pullman, limiti di velocità e poliziotti, živijeli e scudetto, la scommessa di Bosanska Krupa!

Per cui no, non è saper bere il requisito fondamentale del progetto, così come non lo è saper giocare a calcio o aver avuto esperienze educative con ragazzi e bambini.
Il vero requisito fondamentale è esserci, perché la Bosnia ti sta aspettando!

Mario – FNL 2018